lunedì 31 ottobre 2011

CREMA DI MALVA



La malva è molto salutare, è calmante ed emolliente.
E' anche una delle piante più semplici da coltivare in giardino o nell'orto, e richiede poco spazio, per cui se siete all'inizio come coltivatori di erbe, è una di quelle con cui vi consiglio di partire.
Questa ricetta è volutamente semplice, non uso il solito soffritto di cipolla o altri, perchè ho provato a farla senza e viene proprio buona ugualmente.

ingredienti:

4 patate medie

foglie di malva circa 80 gr

sale

Mettete a cuocere in una pentola con l'acqua necessaria per la minestra le patate pelate e tagliate a grossi pezzi.
Quando le patate sono cotte aggiungete le foglie di malva private degli steli, fate bollire 2-3 minuti, spegnete e frullate la minestra col frullino ad immersione.
 Il quantitativo della malva è indicativo, potete metterne anche di più o di meno, io di solito la metto a occhio, questa è la prima volta che l'ho pesata, per darvi un'indicazione di massima.
Potete servire questa minestra da sola, se è piuttosto densa, o con crostini di pane tostati. 
Io la faccio come ve l'ho descritta, ma potete anche mettere una noce di burro o mezzo bicchiere di latte o panna, a seconda dei vostri gusti.
A volte, per cambiare aggiungo alle patate  due carciofi mondati delle foglie dure, messi precedentemente a bagno con acqua e limone per evitare che anneriscano.
In primavera si può invece variare con dei pisellini freschi, che vanno messi in pentola quando le patate sono a metà cottura.

giovedì 27 ottobre 2011

MASINO

Masino rimane sempre la mia fiera preferita, sia per il luogo, un grandissimo prato ovale da cui si vede il Castello che, a differenza delle altre architetture che si trovano da queste parti, ha una frequenza molto solare e positiva, sia per gli espositori.
Lo so benissimo che non è perfetta, non voglio assolutamente sollevare una discussione sulla qualità delle fiere. A me comunque piaceva tantissimo, quando ero una visitatrice, girare in una cornice dall'atmosfera così bella godendomi gli allestimenti, scoprendo le novità e chiacchierando coi vivaisti. Mi piace anche adesso, e appena posso trovo una scusa per andare in giro.
Se volete vedere il Castello potete andare su aboutgarden, io ho fatto un pò di foto della mostra.



ecco um melo Red Sentinel


i simpaticissimi francesi di les Planteurs de Brigaudière, coltivatori di bulbi di varietà botaniche


una rosa di il Mondo delle rose


il carrello di un visitatore con gusti simili ai miei, che ha fatto spesa al Peccato Vegetale





e l'Erbaio della Gorra






sabato 15 ottobre 2011

LE ERBE DA AGGIUNGERE ALLE MINESTRE


In questi giorni l'aria è fresca e mi è tornata la voglia di minestre di verdura, e così mentre me ne cucino una vi racconto quali erbe si possono aggiungere. La base è una comune minestra di verdure miste, ognuno ha le sue ricette preferite. Cucinatela quindi come siete soliti fare.
Per questa preparazione è molto comodo avere le erbe che vi ho consigliato di piantare in un piccolo giardino. Le più adatte sono la malva e l' ortica, che si possono raccogliere per un periodo molto lungo, da inizio primavera a fine autunno, la silene e la piantaggine. Se ne avete di una sola varietà va bene comunque, basta aggiungere quella.
Alle foglie di malva vanno tolti gli steli, e la piantaggine deve essere tagliata pezzi di circa 1 cm perpendicolarmente alle nervature, per rompere i fili, che è spiacevole mangiare interi e non si rompono tritandoli con la mezzaluna o col frullino.
Poco prima che la minestra sia cotta, se l'avete preparata con le verdure a pezzetti, tritate le vostre erbe con la mezzaluna, buttatele nella pentola, fate riprendere il bollore e cuocetele per pochi minuti. E' importante aggiungerle solo a fine cottura perchè così rimangono intatti il sapore, il colore ed il profumo. Se volete invece fare un passato di verdure mettetele a cuocere senza tritarle, 6-7 minuti prima di spegnere, e poi frullate tutto.

giovedì 6 ottobre 2011

FIERE D'AUTUNNO

Lo scorso fine settimana ho partecipato a Frutti antichi a Paderna, che rimane una fiera molto bella.

La signora Giovanna, mitica organizzatrice della fiera


 Ho fatto principalmente foto degli artigiani, è difficile vederne tanti così bravi. Ce n'erano anche altri che mi piacevano, ma non posso mettere tutte le foto che ho fatto (devo imparare a farmi una fotogallery).










 

queste sono le creazioni di FIL DI FERRO

le deliziose ceramiche di Giuliana Bellina





 

L'allestimento di ORTI E GIARDINI, che realizza anche arredi per terrazzi con elementi naturali

ed ecco il mio banchetto e il mio amore!!

lunedì 12 settembre 2011

Il 17 e 18 settembre sarò ospite di Filippo e Rossana al Vivaio Millefoglie. Venite a trovarmi!





lunedì 5 settembre 2011

NEONICOTINOIDI

Bombo su aglio selvatico

Mi ero ripromessa di non scrivere articoli polemici, ma dopo quello che sono venuta a sapere non ci riesco. I neonicotinoidi, veleni usati nella concia delle sementi del mais, che ormai è provato che uccidono le api e gli altri insetti utili, avevo capito che fossero stati proibiti. Invece ho scoperto che questo è successo solo per il mais, per il quale  sono comunque solo stati sospesi fino al 31 ottobre (quindi si potrà usarli per le nuove semine), ma soprattuto sono permessi e vengono usati in grande quantità nei trattamenti della maggior parte delle coltivazioni: più di 50 prodotti diversi a base di neonicotinoidi sono stati iscritti nel registro del Ministero della Sanità e molti anche autorizzati per la lotta integrata.
Sono utilizzati per i trattamenti "obbligatori" per la flavescenza dorata delle viti, sugli olivi, gli agrumi, il frumento, l'erba medica e sulle principali colture orticole (melanzane, pomodaori,peperoni, insalata,cipolla, patata, etc), , frutticole ed in floricoltura. L'elenco di tutte le coltivazioni in cui vengono usate è lunghissimo, sono diventati gli antiparassitari di maggior impiego.
Sono veleni potentissimi, letali anche a dosi minime per gli insetti utili, che non si intossicano solo durante l'impollinazione, ma anche volando in prossimità dei campi trattati. La loro tossicità è stata dimostrata da indagini  fra cui quella del Procuratore Raffaele Guariniello. Se volete saperne di più ed aderire alla raccolta di firme per vietarli   http://www.rfb.it/bastaveleni/  sito di Marisa e Renato, due coraggiosi apicoltori che per attirare l'attenzione su questo problema stanno facendo lo sciopero della fame ed un presidio davanti alla sede della regione Piemonte.
Penso che in materia ci sia anche molta ignoranza, e spesso gli stessi agricoltori non sappiano cosa stanno usando, per cui è importante diffondere queste informazioni.
I danni per gli apicoltori sono enormi, spesso devono ricominciare tutto da zero acquistando nuove famiglie di api provenienti da zone dove non si pratica l'agricoltura.
Vorrei portare l'attenzione anche alla scomparsa di tutti gli altri insetti utili, che non è in alcun modo quantificata e di cui nessuno si cura: farfalle, bombi, osmie, solo per citarne alcuni, stanno diminuendo ad un ritmo vertiginoso, in quanto alla drastica diminuzione degli ambienti naturali si aggiunge l'uso diffusissimo di questi nuovi veleni per loro letali. E non c'è nessuno che, come per le api, li reintroduce quando muoiono. Ma non pensiamo che d'altra parte avremo il vantaggio della scomparsa degli insetti che non amiamo: zanzare, mosche, vespe, calabroni sono quelli più resistenti ai veleni, e sopravvivono comunque.
Una cosa che mi ha molto colpito è stato che gli anni scorsi, quando d'estate attraversavo la pianura padana in auto, mi dovevo fermare durante il percorso un paio di volte per pulire il vetro dell'auto su cui si schiacciavano miriadi di insettini, che non bastava l'acqua del tergicristallo ad eliminare: quest' anno, facendo lo stesso percorso in condizioni identiche sono arrivata alla fine del viaggio con il vetro pulitissimo, non abbiamo incontrato insetti.
Non so se ci rendiamo conto di cosa può comportare la scomparsa degli impollinatori.
Tra l'altro questi veleni non sono necessari, la loro unica utilità è quella di arricchire la Bayer e le altre aziende simili: l'agricoltura biologica è ampiamente dimostrato che funziona benissimo, non è più un'utopia di pochi pionieri, ma una realtà molto ampia, con aziende grandi ed economicamente floride.
Se non fosse che ci siamo abituati, ci sembrerebbe una cosa da pazzi creare un disastro così vasto ed inutile (senza considerare qui tutti gli altri danni da pesticidi).