una cosa che mi piace esageratamente sono le infestanti del grano,
quelle antiche che, con l'uso dei pesticidi, sono state soppiantate
da altre non autoctone , bruttissime e più invasive.
Adesso quando si parla dei fiori che erano nei campi di cereali le
persone ricordano i papaveri (che sono gli unici che ci sono ancora)
ed i fiodalisi, ma in realtà queste coltivazioni erano ambienti molto
più complessi, con tante varietà: il gladiolo selvatico(Gladiolus
communis o italicus), che creava delle distese rosa vivo mozzafiato,
la camomilla(Matricaria camomilla) profumatissima, della quale si
raccoglievano i capolini per fare tisane, il delphinium (Consolida
regalis) blu intenso, lo specchio di venere (Legolusia speculum-veneris) e, nei posti più caldi, i gialli margheritoni delle messi (Chrisantemum segetum).
In primavera mia nonna andava a raccogliere, per mangiarli, i "galletti" cioè la Valerianella locusta, che adesso si trova solo coltivata, ma allora si raccoglieva selvatica, e le rosette dei papaveri appena spuntate, e mi faceva aspettare al margine del campo perchè aveva paura che pestassi le piantine del grano ancora piccole. Adesso sono riuscita a ritrovare, andando nelle zone più isolate, o facendomi aiutare dalla mia amica Luciana, che ha questa passione anche lei, tutte queste infestanti e mi diverto a ricreare delle ricostruzioni più o meno grandi di questo ambiente.
Avendo poco spazio si possono fare anche piantagioni piccolissime, ne ho fatto anche in cassette da frutta, per portarle alle fiere.
Se avete difficoltà a trovare della semente di grano di taglia piccola potete usare come base per gli altri fiori la camomilla. Realizzando la vostra ricostruzione nel terreno del giardino, lavoratelo bene perchè le piante che userete crescevano tutte nella terra arata e non sopportano quella compatta.
Se avete invece un contenitore in terrazzo, potete usare del terriccio da compost, che può andar bene, non del terriccio torboso, che non andrebbe usato comunque perchè così facendo si contribuisce a distuggere i preziosi ambienti delle torbiere, ma meno che mai in questo caso, non essendo adatto al tipo di piante. Arricchite poi la terra con letame stagionato, o meglio ancora con humus di lombrico da letame : nutrirà le vostre piantine e darà ai papaveri un rosso intenso e vellutato.
Prima di provare a piantare questo miscuglio pensavo di avere il problema di cosa mettere da luglio in poi, dando per scontato che le fioriture finissero alla stagione della mietitura, ma ho scoperto che il delphinium fiorisce sino a fine settembre e il fiordaliso si risemina dai primi semi maturati e queste nuove piante fioriscono abbondantemente sino ai geli.
La stagione ideale per seminare queste piantine al Nord è fine agosto, ma potete farlo anche adesso, ricoprendo poi tutto con del tessuto-non-tessuto.
Richiedono rigorosamente un'esposizione in pieno sole.
Seminando adesso non mettete il delphinium, perchè non nasce più: potete aggiungere le piantine fra un mese.
quelle antiche che, con l'uso dei pesticidi, sono state soppiantate
da altre non autoctone , bruttissime e più invasive.
Adesso quando si parla dei fiori che erano nei campi di cereali le
persone ricordano i papaveri (che sono gli unici che ci sono ancora)
ed i fiodalisi, ma in realtà queste coltivazioni erano ambienti molto
più complessi, con tante varietà: il gladiolo selvatico(Gladiolus
communis o italicus), che creava delle distese rosa vivo mozzafiato,
la camomilla(Matricaria camomilla) profumatissima, della quale si
raccoglievano i capolini per fare tisane, il delphinium (Consolida
regalis) blu intenso, lo specchio di venere (Legolusia speculum-veneris) e, nei posti più caldi, i gialli margheritoni delle messi (Chrisantemum segetum).
In primavera mia nonna andava a raccogliere, per mangiarli, i "galletti" cioè la Valerianella locusta, che adesso si trova solo coltivata, ma allora si raccoglieva selvatica, e le rosette dei papaveri appena spuntate, e mi faceva aspettare al margine del campo perchè aveva paura che pestassi le piantine del grano ancora piccole. Adesso sono riuscita a ritrovare, andando nelle zone più isolate, o facendomi aiutare dalla mia amica Luciana, che ha questa passione anche lei, tutte queste infestanti e mi diverto a ricreare delle ricostruzioni più o meno grandi di questo ambiente.
Avendo poco spazio si possono fare anche piantagioni piccolissime, ne ho fatto anche in cassette da frutta, per portarle alle fiere.
Se avete difficoltà a trovare della semente di grano di taglia piccola potete usare come base per gli altri fiori la camomilla. Realizzando la vostra ricostruzione nel terreno del giardino, lavoratelo bene perchè le piante che userete crescevano tutte nella terra arata e non sopportano quella compatta.
Se avete invece un contenitore in terrazzo, potete usare del terriccio da compost, che può andar bene, non del terriccio torboso, che non andrebbe usato comunque perchè così facendo si contribuisce a distuggere i preziosi ambienti delle torbiere, ma meno che mai in questo caso, non essendo adatto al tipo di piante. Arricchite poi la terra con letame stagionato, o meglio ancora con humus di lombrico da letame : nutrirà le vostre piantine e darà ai papaveri un rosso intenso e vellutato.
Prima di provare a piantare questo miscuglio pensavo di avere il problema di cosa mettere da luglio in poi, dando per scontato che le fioriture finissero alla stagione della mietitura, ma ho scoperto che il delphinium fiorisce sino a fine settembre e il fiordaliso si risemina dai primi semi maturati e queste nuove piante fioriscono abbondantemente sino ai geli.
La stagione ideale per seminare queste piantine al Nord è fine agosto, ma potete farlo anche adesso, ricoprendo poi tutto con del tessuto-non-tessuto.
speronella |
Seminando adesso non mettete il delphinium, perchè non nasce più: potete aggiungere le piantine fra un mese.