lunedì 12 settembre 2011
lunedì 5 settembre 2011
NEONICOTINOIDI
Bombo su aglio selvatico |
Mi ero ripromessa di non scrivere articoli polemici, ma dopo quello che sono venuta a sapere non ci riesco. I neonicotinoidi, veleni usati nella concia delle sementi del mais, che ormai è provato che uccidono le api e gli altri insetti utili, avevo capito che fossero stati proibiti. Invece ho scoperto che questo è successo solo per il mais, per il quale sono comunque solo stati sospesi fino al 31 ottobre (quindi si potrà usarli per le nuove semine), ma soprattuto sono permessi e vengono usati in grande quantità nei trattamenti della maggior parte delle coltivazioni: più di 50 prodotti diversi a base di neonicotinoidi sono stati iscritti nel registro del Ministero della Sanità e molti anche autorizzati per la lotta integrata.
Sono utilizzati per i trattamenti "obbligatori" per la flavescenza dorata delle viti, sugli olivi, gli agrumi, il frumento, l'erba medica e sulle principali colture orticole (melanzane, pomodaori,peperoni, insalata,cipolla, patata, etc), , frutticole ed in floricoltura. L'elenco di tutte le coltivazioni in cui vengono usate è lunghissimo, sono diventati gli antiparassitari di maggior impiego.
Sono veleni potentissimi, letali anche a dosi minime per gli insetti utili, che non si intossicano solo durante l'impollinazione, ma anche volando in prossimità dei campi trattati. La loro tossicità è stata dimostrata da indagini fra cui quella del Procuratore Raffaele Guariniello. Se volete saperne di più ed aderire alla raccolta di firme per vietarli http://www.rfb.it/bastaveleni/ sito di Marisa e Renato, due coraggiosi apicoltori che per attirare l'attenzione su questo problema stanno facendo lo sciopero della fame ed un presidio davanti alla sede della regione Piemonte.
Penso che in materia ci sia anche molta ignoranza, e spesso gli stessi agricoltori non sappiano cosa stanno usando, per cui è importante diffondere queste informazioni.
I danni per gli apicoltori sono enormi, spesso devono ricominciare tutto da zero acquistando nuove famiglie di api provenienti da zone dove non si pratica l'agricoltura.
Vorrei portare l'attenzione anche alla scomparsa di tutti gli altri insetti utili, che non è in alcun modo quantificata e di cui nessuno si cura: farfalle, bombi, osmie, solo per citarne alcuni, stanno diminuendo ad un ritmo vertiginoso, in quanto alla drastica diminuzione degli ambienti naturali si aggiunge l'uso diffusissimo di questi nuovi veleni per loro letali. E non c'è nessuno che, come per le api, li reintroduce quando muoiono. Ma non pensiamo che d'altra parte avremo il vantaggio della scomparsa degli insetti che non amiamo: zanzare, mosche, vespe, calabroni sono quelli più resistenti ai veleni, e sopravvivono comunque.
Una cosa che mi ha molto colpito è stato che gli anni scorsi, quando d'estate attraversavo la pianura padana in auto, mi dovevo fermare durante il percorso un paio di volte per pulire il vetro dell'auto su cui si schiacciavano miriadi di insettini, che non bastava l'acqua del tergicristallo ad eliminare: quest' anno, facendo lo stesso percorso in condizioni identiche sono arrivata alla fine del viaggio con il vetro pulitissimo, non abbiamo incontrato insetti.
Non so se ci rendiamo conto di cosa può comportare la scomparsa degli impollinatori.
Tra l'altro questi veleni non sono necessari, la loro unica utilità è quella di arricchire la Bayer e le altre aziende simili: l'agricoltura biologica è ampiamente dimostrato che funziona benissimo, non è più un'utopia di pochi pionieri, ma una realtà molto ampia, con aziende grandi ed economicamente floride.
Se non fosse che ci siamo abituati, ci sembrerebbe una cosa da pazzi creare un disastro così vasto ed inutile (senza considerare qui tutti gli altri danni da pesticidi).
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