venerdì 9 dicembre 2011

INSALATINE D'AUTUNNO



Queste sono le ultime erbe della stagione da mangiare in insalata: le ho fotografate oggi, guardate come sono ancora belle, e soprattutto tenere e dolcissime. Quest'anno sono durate più a lungo perchè non ci sono ancora state grandi gelate, ma anche nelle altre annate sono disponibili per gran parte dell'autunno: rispuntano quando finiscono il caldo e la siccità.
Ora le piante non fanno una grande produzione, ma che soddisfazione anche solo una manciata di queste foglie! Hanno un gusto delicato, ma al tempo stesso deciso e caratteristico, diverso per ognuna. Sono un concentrato di sapore, di vitamine, di energia.
Alcune, come la pimpinella, diventano amarissime d'estate per poi tornare dolci, altre, come la lattuga rupestre sono dolci sempre.



In natura si trovano principalmente nelle vigne e negli oliveti, sui pendii rivolti a sud e sopra ai muretti a secco, tranne ovviamente il finocchio marino che cresce sulle coste e il crescione dei prati che è tipico dei prati freschi.



Ovviamente ce ne sono altre che non ho ancora sperimentato in coltivazione, o non ho in questo momento, o che non conosco ancora: il mondo delle erbe è così vasto che io un tempo mi ritenevo un'esperta, ma poi ho scoperto che ce ne sono sempre delle nuove che mi sono sconosciute!
Queste erbe sono adatte da coltivare anche in un terrazzo o in un piccolo giardino.





Il caccialepre, come il tarassaco e la cicoria, ha foglie di forma molto variabile.



Alla fine mi sono fatta una bella  insalatina, condita con l'olio bio che mi hanno appena portato i miei amici  toscani dall'oliveta di Rimaggio: che buono l'olio nuovo della Toscana, un pò piccantino!

radicchiella(Hyoseris radiata)

Se volete approfondire le informazioni sulle singole erbe vi do i nomi scientifici: caccialepre(Reichardia picroides), lattuga rupestre(Lactuca perennis), radicchiella(Hyoseris radiata), pimpinella(Sanguisorba minor), crescione dei prati(Cardamine pratensis), finocchio marino(Crithmum maritimum). Per chi ama l'amaro si possono usare anche le foglioline tenere del tarassaco e della cicoria selvatica

7 commenti:

  1. che post interessante: quanta sapienza e quanto mondo verde da scoprire!

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  2. Ciao sono Antonella, volevo darti il benvenuto tra di noi autori del blog di cucina 2.0.
    Congratulazione sei dei nostri.
    ciao

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  3. Ma che bello, un blog di cucina e un vivaio di piante aromatiche! Due scoperte in una. E come se non bastasse sei di Torino, prometto che questa primavera ti verro' a trovare. Per il momento ben trovata e benvenuta anche te nel team di blog di cucina 2.0. A presto.

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  4. è superfuo dire che sono felicissima di essere una di voi!!

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  5. Bello il vostro blog..mi unisco subito ai lettori così non mi perdo nulla!!
    A presto! Roberta

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  6. Interessantissime queste foto di erbe spontanee, cercherò di studiarle bene così in autunno sarò pronta a raccoglierle. Grazie mille

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  7. caro Amico, complimenti per il sito. Abbiamo delle idee leggermente discordanti per quanto riguarda la pimpinella. Io ancora non ho pubblicato nulla in proposito, ma sto cercando con il mio consulente botanico di uscire fuori da questo pasticcio gastronomico-scientifico. Per esempio per te l'erba noce è sinonimo di pimpinella?
    credo che ci sentiremo spesso, sul tuo sito ci sono un sacco di cose da imparare.
    stefano

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