un abitante della valle ci osserva |
Finalmente, finite le fiere, sono riuscita a fare un giro a Fondo, il paese dove finisce la strada che risale la Valchiusella(ed è uno dei miei posti preferiti). Come potete vedere è un paesino delizioso, con antiche case in pietra e prati fioriti. I luoghi intorno sono ricchissimi di erbe commestibili, io vado a raccoglierne i semi ed a trarre ispirazione dalla natura.
Qui si è mantenuta la tradizione relativa all'uso in cucina ed in erboristeria di queste erbe, che in tante altre parti d'Italia è scomparsa e si sta recuperando ora.
Ad esempio si è sempre usato l'epilobio per curare le malattie della prostata con ottimi risultati, stando a quanto dicono gli anziani del luogo: anche quando l'utilizzo di questa pianta era sconosciuto ovunque e non si trovava in erboristeria i valligiani la andavano a raccogliere lungo i ruscelli.
In cucina poi si usa un'infinità di erbe, che potete trovare descritte nel bellisssimo libro dell'esperto Mauro Vaglio "Sfogliando erbe", che è utile per riconoscere le erbe di tutta l'Italia del nord. Tante di queste erbe crescono anche in altre regioni, ma si è persa la conoscenza delle loro proprietà e della loro bontà. Probabilmente qui è sopravvissuta perchè è una valle molto isolata, come dice il nome, ed è stata meno toccata dall'inquisizione.
Questo ponte, percorribile solo a piedi, è l'unica via d'accesso al villaggio.
la trattoria |
Appena oltrepassato il ponte c'è la trattoria, dove si mangia la famosa zuppa di ajucche(Phyteuma betonicifolium, Phyteuma spicatum), piatto tipico della valle.
ajucca (Phyteuma betonicifolium) |
Una enorme varietà di piante cresce poi lungo i sentieri, al margine del bosco: angeliche, lattuga dei boschi, gigli selvatici, cardi, panace, per citarne solo alcune, ed io vado a studiarne gli accostamenti per riproporli nei giardini.
cardo zampa d'orso(Cirsium erisithales) |
Il cardo zampa d'orso aveva già dei semi maturi, così sono riuscita a raccoglierli. E una varietà commestibile di cui si mangiano le rosette basali e, a differenza della maggior parte degli altri cardi, non è spinoso.
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