lunedì 16 settembre 2013

La marmellata di corniole



Molti di voi probabilmente non conoscono i cornioli, arbusti o piccoli alberi della nostra flora che crescono al margine dei boschi, nelle siepi, nelle radure e prediligono in particolare le sponde dei ruscelli. In primavera si ricoprono di piccoli fiorellini gialli ed in quel momento è facile individuarli nella vegetazione ancora tutta a riposo.
In agosto o settembre (ci sono piante più precoci ed altre più tardive) maturano frutti rossi simili a piccole olive. Da crudi questi frutti sono aspri e allappano, tranne quando sono molto maturi e assumono un colore rosso scuro. Il sapore dei frutti cambia molto da pianta a pianta, io ne ho trovato uno che li fa buonissimi, ma se ne riescono a raccogliere pochi perchè è sul bordo della riva di un ruscello e sotto ci sono tutti rovi. Quest'autunno mi farò le talee.
Fare la marmellata di corniole, se si conoscono alcuni accorgimenti, è meno laborioso di quello che si possa pensare. A me ha insegnato la mia amica Sabrina, vera esperta di marmellate di frutti di bosco. (se andate al link ho lasciatoquesto post, ma niente di quello che vedrete purtroppo esiste più: la Sabrina ha ceduto l'agriturismo per problemi col socio e non fa più le marmellate e mio padre è morto).


Ma torniamo alla nostra marmellata: innanzi tutto le corniole non si raccolgono una ad una, ma si mette un telo sotto l'albero e si scuote con delicatezza per farle cadere, sistema che accellera notevolmente i tempi. E' importante non scuoterlo con forza, ma leggermente, perchè così non si danneggia l'albero e inoltre cadranno soltanto le corniole ben mature.
Sabrina poi le lascia per un giorno stese all'ombra ad addolcirsi, ma siccome quelle che ho raccolto quest'anno erano molto mature non l'ho fatto. Non mettetele comunque assolutamente al sole una volta raccolte, diventano molli subito, ma rimangono aspre.
Lavate le corniole, mettetele in una pentola con pochissima acqua e fatele bollire finchè non iniziano a spaccarsi: a questo punto prendete un colino grande a maglie larghe, che siano di poco più piccole dei semi delle corniole, e passatele, prima mescolando con un cucchiaio e poi aiutandovi con una mano, premendole contro la rete del colino e stringendole nel pugno.



Per passarle meglio potete verso la fine mescolarle con un pochino d'acqua.
Rimettete la polpa passata sul fuoco e fate addensare rapidamente alla giusta consistenza, mescolando spesso. Aggiungete lo zucchero, in questo caso io ne metto un pò più del solito, circa 300 o 400 grammi per kg, fate voi come vi piace di più, mescolate, spegnete il fuoco e invasettate. Io sterilizzo i vasetti mettendoli in una pentola d'acqua, avvolti in teli perchè non si rompano sbattendo tra loro, e facendoli bollire per 25 minuti.
Questa marmellata si può usare sul pane con un buon burro d'alpeggio o come salsa per accompagnare carni e formaggi.